I. Vero o falso? (se falso, correggete con la definizione giusta).




Ampliamento lessicale

 

Massiccio agg – массовый, крупный.

Confondere (p p confuso) – зд. путать.

Contraddizione f – противоречие.

Inconcepibile agg – немыслимый, невообразимый.

Sgarbatamente avv (sin scortesemente) – невежливо, грубо.

Urtare – толкнуть, задеть.

Striscepedonali fpl – пешеходныйпереход.

Cartaccia f – макулатура, бумажки (какмусорит.п.).

Esibire– показывать, выставлять на показ.

Vezzo m – (дурная) привычка, желание привлечь внимание к себе.

Abbigliarsi– одеваться, наряжаться.

Ostentazione f – показ, демонстрация, хвастовство.

Sciatto agg – неряшливый, неопрятный.

Sbrigativo aggзд. поспешный, имеющий целью побыстрее избавиться.

Rudezza f – грубоватость, резкость.

Avvezzo agg – привыкший, приученный.

Solerte agg – старательный, прилежный.

Recluta f – рекрут, новобранец.

Impediredi – препятствовать, мешать, затруднять.

Tenore m divita – уровень жизни.

Indurre (pp indotto) – побуждать, уговаривать, склонять.

Arretratezza f – отсталость.

Ostentare – зд. выставлять на показ.

Lettura

 

In Italia, negli ultimi decenni, abbiamo assistito ad una massiccia immigrazione di popoli dall’Est europeo: polacchi, rumeni, ucraini, persino russi, ma i bielorussi rimangono un’etnia sconosciuta e la maggior parte degli italiani ha difficoltà anche nell’individuare la posizione geografica della Bielorussia, spesso confusa con la Russia.

Ciò, che colpisce maggiormente il turista italiano, sono le contraddizioni per noi inconcepibili. Ad esempio, se si entra in una casa bielorussa l’accoglienza è molto più che cordiale, ma pare sia normale essere sgarbatamente urtati nei negozi o per strada. C’è un ordine quasi maniacale nell’osservare le strisce pedonali, ma poi si trovano spesso auto parcheggiate sui marciapiedi. C’è una cura persino esagerata nella tenuta delle strade, delle aiuole, dei monumenti, che non trova riscontro nelle cartacce ed ogni genere di rifiuti che spesso si trovano abbondanti nei parchi, nei boschi e addirittura nel fiume.

La cura dei fiori e dei giardini, che abbiamo riscontrato sia nelle città che nei villaggi, colpisce in modo particolare, ed indica che i bielorussi sono molto sensibili in questo aspetto e che non si tratta solo di un vezzo estetico ma qualcosa di veramente sentito e che fa parte della loro cultura.

Un capitolo a parte meritano le ragazze, che sono indubbiamente molto belle e, pertanto, non avrebbero bisogno di abbigliarsi in un modo che in Italia sarebbe considerato di esagerata ostentazione, in netto contrasto con la semplicità, spesso addirittura sciatta dei maschi. Da ciò nasce il sospetto che anziché investire in competenze e capacità personali e culturali, per raggiungere uno status sociale autonomo, la giovane donna bielorussa punti maggiormente alla valorizzazione dell’apparenza estetica finalizzata al matrimonio.

Sembrerebbe proprio che ai bielorussi il turismo o l’attrarre persone provenienti da altri Paesi interessi molto poco. Si inizia dalle difficoltà nell’ottenere il visto d’ingresso, alla sbrigativa, e a volte scortese, rudezza dei modi del personale dell’aeroporto, che, evidentemente non avvezzo a trattare con stranieri, sembra non capire le difficoltà di chi, non comprendendo la lingua, non è sufficientemente solerte ad eseguire gli ordini, spesso abbaiati alla maniera di un ufficiale dei marines verso una recluta un po’ stupida.

Oltre alla lingua, un problema fondamentale, è la scrittura in caratteri cirillici, che impedisce al turista di muoversi agevolmente ed autonomamente nelle strade e nella metropolitana. Soltanto nell’isoletta sul fiume Svislac abbiamo trovato indicazioni anche in lingua inglese, mentre sarebbe molto più interessante, per il turista, comprendere le varie iscrizioni nei musei o sui monumenti pubblici (ad esempio la stele in piazza della Vittoria) per meglio apprezzarne il significato e penetrare nella storia e nella cultura del Paese.

La Bielorussianon ci è sembrata affatto povera, sebbene si osservi un tenore generale di vita al di sotto dello standard cui noi italiani siamo abituati, uno standard che, l’attuale crisi che sta scuotendo il mondo occidentale, si sta dimostrando eccessivo e pieno di inutilità indotte. Più che di povertà, dunque, ci sembra si tratti di una forma di arretratezza culturale: i bielorussi sembrano uniformarsi ad un concetto di benessere soltanto materiale, rappresentato dal possesso del cellulare di ultima generazione, dell’automobile di grossa cilindrata e di altri prodotti tecnologici in generale, che qui, forse perché ancora non proprio alla portata di tutti, continuano a costituire gli status symbol da ostentare anche a costo di notevoli sacrifici, mentre nel nostro Paese (in Italia), già da qualche anno, vengono messi seriamente in discussione, a favore di un benessere (il cd welfare) più legato alla salute personale e dell’ambiente in cui si vive.

Esercizi

I. Vero o falso? (se falso, correggete con la definizione giusta).

1. In Italia, negli ultimi decenni, c’è una massiccia immigrazione di popoli dall’Est europeo.

2. Gli italiani non hanno difficoltà nell’individuare la posizione geografica del Belarus.

3. Nei negozi o per strada a Minsk la gente si comporta con molta garbatezza.

4. In Belarus c’è una cura eccezionale nella tenuta delle strade, dei monumenti, dei parchi, dei boschi.

5. I giovani bielorussi esibiscono magliette e altri vestiti con marchi di note case di moda perché sono attratti dalla cultura occidentale.

6. Secondo gli italiani i giovani bielorussi sanno parlare abbastanza bene diverse lingue straniere.

7. La cura dei fiori e dei giardini fa parte della cultura bielorussa.

8. Le ragazze bielorusse si abbigliano con esagerata ostentazione per attirare l’attenzione degli uomini ed avere successo con loro.

9. Le ragazze bielorusse non vogliono perfezionare le loro capacità personali e culturali ma fanno del tutto per sposarsi felicemente e possibilmente con uno straniero.

10. Per le donne bielorusse non è importante raggiungere uno status sociale autonomo.

11. Allo Stato bielorusso interessa molto il turismo e l’attrarre persone provenienti da altri Paesi.

12. Il personale dell’aeroporto a Minsk capisce bene le difficoltà degli stranieri che arrivano in Belarus senza comprendere la lingua russa.

13. In Belarus la valorizzazione del concetto di benessere materiale è messo seriamente in discussione.

II. Rispondete alle domande.

1. Perché i bielorussi rimangono una nazione sconosciuta in Italia?

2. Con quale Paese gli italiani confondono il Belarus?

3. Com’è l’accoglienza se si entra in una casa bielorussa?

4. Per i bielorussi è normale urtare sgarbatamente la gente nei negozi o per strada?

5. Nelle città bielorusse cartacce e rifiuti spesso si trovano abbandonati nei parchi, nei boschi, nei fiumi?

6. Secondo gli italiani quali sono le prove che i giovani bielorussi siano attirati dalla cultura occidentale?

7. Secondo te, le ragazze bielorusse si vestono in un modo di esagerata ostentazione?

8. Si può accettare il parere che i ragazzi bielorussi si vestano con una semplicità sciatta?

9. E vero che le ragazze bielorusse invece di sforzarsi di raggiungere uno status sociale autonomo puntano maggiormente alla valorizzazione di matrimonio?

10. Oltre alla lingua, quale problema è fondamentale per i turisti italiani muovendosi nelle strade e nella metropolitana di Minsk?

11. Se mettere a confronto il tenore di vita degli italiani e dei bielorussi dove lo standard è più alto?

12. Quali valori sono oggi più importanti per gli italiani, quelli di un benessere soltanto materiale o quelli legati alla salute personale e dell’ambiente in cui si vive?

III.Leggete e confrontate i racconti dei due uomini che parlano della loro esperienza nella Repubblica di Belarus. Ci sono informazioni che non conoscevate e che vi hanno sorpreso? Commentatele. Con quale punto di vista vi trovate maggiormente d’accordo?

Vi anticipo subito che il mio diario di viaggio è quello di un italiano

innamorato della Repubblica di Belarus, della sua gente e di sua moglie cittadina di Minsk, e come tale non può fare a meno di smentire tante “suggestioni” lette nei precedenti diari di guide, quantomeno disorientate.

I miei viaggi hanno sempre avuto inizio dal check-in Belavia all’aeroporto

di Fiumicino; la compagnia aerea non è certo un gioiello di efficienza e di promozione del turismo nazionale, le hostess non ricalcano lo stereotipo delle belle e giovani donne ma dal lato buono della medaglia ci sono piloti dall’atterraggio soffice e sicuro. Sul Tupolev i passeggeri sono facilmente classificabili in tre categorie: famiglie italo-bielorusse in visita ai parenti, lavoratori bielorussi che rientrano a casa e italiani ringalluzziti dall’idea che possono ancora contare sul loro fascino latino e un po’ di soldi da farsi spennare, per avvicinare qualche bella bionda.

Arrivati all’aeroporto internazionale di Minsk colpisce subito la presenza numerosa di militari e la loro giovanissima età ma niente che faccia pensare ai regimi militari e alle “locali polizie feroci” di cui si sente ogni tanto parlare a sproposito anche da media considerati professionali.

La Bielorussia potete comprenderla e scoprirla solo parlando e confrontandovi con un bielorusso, non certo sfogando in discoteca tutti gli ormoni che le bellezze locali hanno scatenato durante il giorno o andando a mangiare al Mc Donald’s o cercando di trovare gli spaghetti di mamma nel primo locale che vi sembra italiano. A proposito la pizza italiana la sanno fare anche qui ma vi suggerisco di assaggiare la pizza bielorussa… una scoperta interessante.

Anche i monumenti vanno visti con occhi diversi; se faccio il turista da torpedone la visita a Minsk può finire già dopo mezza giornata e con una certa delusione per non aver trovato la fontana rinascimentale o la rovina precristiana (qui i bombardieri tedeschi hanno raso al suolo praticamente tutto). Qui i monumenti hanno sempre un valore simbolico per la gente e allora spendete un po’ del vostro tempo e fatevi spiegare cosa significano, provate a capire cosa significhi per i cittadini di Minsk l’Isola delle Lacrime prima di criticarne l’estetica austera.

E se vi capita di essere a Minsk il 9 maggio non perdetevi la festa della vittoria (si parla di seconda guerra mondiale) dove i valori della famiglia, del coraggio, della fierezza ed orgoglio bielorusso raggiungono il culmine con una folla impressionante che si riversa verso Plosciad’ Pobiedy (Piazza della Vittoria) per posare i fiori presso Vecnyj Ogogn (fiamma perenne) e far gli auguri ai nonni reduci pluridecorati della grande guerra. Pensate ad uno scenario di grandissime dimensioni con tantissime bandiere, tulipani fioriti con una precisione svizzera, militari in alta uniforme e bambini che in cambio di un fiore fanno la foto con i reduci che portano la rarissima medaglia di eroe dell’Unione Sovietica.

La gente qui è veramente eccezionale, guardate gli occhi dei commercianti nei mercatini di Kvartal (quartiere) ci leggerete un grande cuore, una gran dignità che nemmeno il disastro economico post sovietico ha potuto sottrarre, tanta cultura e un’educazione civica da far vergognare i migliori modelli di società occidentale.

Se siete stati in Bielorussia e non avete mai condiviso una cena con i bielorussi che ci siete venuti a fare? Non saprete mai perché i bielorussi vi rabboccheranno sempre il bicchiere (chiedete di Ivan il Terribile), dei brindisi di vodka durante i pasti, del ciai (tè)… Vabbè basta così a voi la scoperta.

Francesco

Ho sposato una bielorussa e vivo a Gomel. In questa città è impossibile trovare lavoro per noi italiani per una serie di motivi che ora vi elencherò.
Il primo motivo è la lingua, se non la conosci perfettamente non vieni preso in considerazione a livello professionale. Perfettamente significa non commettere maineanche un piccolo errore, perché i bielorussi sono patriottici.

Il secondo motivo riguarda la paga dei pochi lavori che vengono offerti a noi stranieri. Nonostante il costo della vita sia abbastanza contenuto, lo stipendio offerto non permetterebbe di vivere una vita dignitosa.

Insomma la società bielorussa qui a Gomel si divide in due: chi ha i soldi e chi fa finta di averli.Io in due anni non sono ancora riuscito a capire dove trovano i soldi per guidare macchine costose anche per noi europei, figuriamoci per i bielorussi. Una volta ho provato a chiedere delucidazioni a mio cugino… la risposta è stata “black economy” e nient’altro.

Il valore e la forza dell’uomo si misura in base alla macchina che guida. Più la macchina è importante, più si viene presi in considerazione dalle donne. Infatti, pur di far bella figura si indebitano fino ai capelli; non tutti sanno infatti che i prestiti qui hanno un tasso di interesse superiore al 30 %. Le qualità dell’uomo si misurano sulla capacità di comprare bei regali… roba da Medioevo.

Se entri negli uffici o nelle banche ti accorgi che sono solo le donne a lavorare. Sono infatti loro che portano avanti il Paese. Negli anni ho anche notato che gli uomini stanno tutto il giorno in giro, seduti sulle panchine o intenti a bere qualcosa.Altri invece passanolegiornate cercando affari

occasionali: vendendo o barattando oggetti di vario tipo.

L’alcool rimane il loro tallone d’Achille. Non passa giorno senza che io incroci ubriachi, a volte purtroppo anche ragazzi molto giovani.

Un’altra nota dolente è l’arroganza del personale che si incontra negli uffici pubblici. Ti ricordano in continuazione che loro rappresentano lo stato e tu devi rispettare le loro regole. Anche nei negozi si avverte questa sensazione. A volte avrei proprio voglia di mandare tutti a quel paese. Ma poi mi ricordo il passato di questa gente fatto di sessant'anni di comunismo. Insomma, non vedo l’ora di ritornare in Italia, perché questa Bielorussa tanto decantata, dipinta come il posto perfetto per realizzare i propri sogni in realtà non ha proprio niente da offrire.
L’unica nota positiva è la straordinaria bellezza delle ragazze, che sono a mio avviso le più belle del mondo. Con le mie parole non voglio certo scoraggiare nessuno, parlo soltanto della mia esperienza personale.

Maurizio

V. Traduceteinitaliano.

К сожалению, до сих пор итальянцы мало знают о нашей стране и с трудом могли бы ее найти на географической карте. Когда итальянцы приезжают в Беларусь, их поражают многие вещи, которые на первый взгляд им кажутся очень противоречивыми. Белорусы крайне приветливы и гостеприимны в собственном доме, но порой ведут себя довольно грубо, а порой по-хамски в общественных местах, на улице. Они отдают должное чистоте и ухоженности центра Минска, утопающего в цветах и зелени, но не могут не замечать большое количество мусора на окраинах города. Их удивляет, что многие молодые люди одеты по последней западной моде, но совершенно не владеют иностранными языками.

Итальянские туристы восхищаются красотой белорусских девушек, но их поведение, привычки в манере одеваться, нацеленность на успешный брак с иностранцем порой удручают и приводят к мысли о некоторой культурной отсталости белорусской молодежи. Ведь на Западе уже достаточно давно поставили под сомнение ценности исключительно материального благополучия, предпочитая делать ставку на поддержание собственного здоровья, качества среды обитания, роста культурного уровня.

 

Scrittura

Un vostro amico italiano si trasferirà nella vostra città e vi chiede dei consigli per evitare situazioni imbarazzanti e malintesi con la gente del posto. Scrivete un’e-mail dove cercate di spiegargli le maggiori differenze

(mentalità, comportamento, abitudini) tra gli italiani e i vostri connazionali.

 



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