8. Leggete e traducete il testo “Ferragosto”:
Il Ferragosto è una festività di origine popolare celebrata ogni anno il 15 agosto in Italia e nella Repubblica di San Marino. La festa anticamente cadeva il 1º agosto; lo spostamento si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con il giorno liturgico dell'Assunzione di Maria.
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C.
La tradizione popolare della gita di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari, grazie all'istituzione dei "Treni popolari di Ferragosto", con prezzi fortemente scontati.
L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva le due formule della "Gita di un sol giorno", nel raggio di circa 50-100 km, e della "Gita dei tre giorni" con raggio di circa 100–200 km.
Durante queste gite popolari la maggior parte delle famiglie italiane ebbe per la prima volta la possibilità di vedere con i propri occhi il mare, la montagna e le città d'arte. Nondimeno, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco.
9. Osservate la foto a destra. Sono gli sbandieratori del Palio di Siena, famosa festa tradizionale italiana. Nel vostro Paese ci sono feste di questo tipo? Leggete il testo e traducete:
Il Palio di Siena è una competizione fra le 
contrade di Siena nella forma di una giostra equestre, cioè una corsa di cavalli, di origine medievale.
La “carriera” (come è chiamata la corsa tradizionalmente) si svolge normalmente due volte l’anno: il 2 luglio e il 16 agosto.
Alle gare partecipano 10 contrade ogni volta. Le contrade sono divisioni del territorio delle antiche mura cittadine. Gli abitanti di ogni contrada sono chiamati contradaioli, i quali sono vivacissimi tifosi. I fantini ed i cavalli si allenano per mesi e nei giorni precedenti le gare uomini e animali sono sorvegliati per impedire casi di corruzione e sabotaggio da parte avversaria.
Prima della gara c’è l’esibizione degli sbandieratori, poi i fantini ed i loro cavalli sono chiamati sulla linea di partenza. La tensione cresce fino a quando un colpo di cannone dà il segnale di avvio. I partecipanti devono fare tre giri della piazza, spesso i fantini (che cavalcano “a pelo”, cioè senza sella) cadono per terra ed i cavalli proseguono da soli la corsa.
Vince il Palio la contrada il cui cavallo (anche senza fantino) arriva primo al traguardo. Seguono grandi festeggiamenti che durano tutta la notte e proseguono anche nei giorni successivi.
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