Dopo la Seconda guerra mondiale




La Seconda Guerra mondiale costringe a compiere scelte decisive e drammatiche e rimette in moto una concezione della letteratura segnata dall'impegno politico-civile, che avrà nel neorealismo il suo momento culminante. Il Neorealismo, è la tendenza a rappresentare la realtà in modo realistico, con i suoi problemi e le sue ingiustizie. Questa tendenza nasce da un nuovo impegno che incomincia a manifestarsi già verso il 1930 come opposizione alla cultura fascista dominante, e come superamento dei temi tipici del Decadentismo. In quegli anni, infatti, si sviluppa la concezione secondo la quale gli intellettuali devono assumersi delle responsabilità storiche e farsi portavoce dei bisogni del popolo. Per questo essi adottano un linguaggio semplice e diretto che spesso ricalca la lingua quotidiana. Molti sono i narratori che in questi anni hanno sentito l’influenza delle idee neorealiste; tra di essi: Elio Vittorini, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Carlo Levi, Vasco Pratolini, Cassola.

Negli anni ’50 sono numerosi i poeti che riaffermano il valore sociale della poesia e criticano il disimpegno dell'ermetismo. Nasce una nuova poesia che, con temi e linguaggio nuovi, si sviluppa in direzioni anche molto diverse. Fra i poeti più noti: Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Vittorio Sereni, Giorgio Orelli, Elio Fiore e Andrea Zanzotto.

 

Intorno alla fine degli anni '50 il neorealismo andava esaurendosi: i valori e gli equilibri socio-politici usciti dalla Resistenza si erano trasformati e si chiedeva una cultura capace di sperimentare nuove forme di rappresentazione, di critica e di confronto con la realtà storica. La narrativa sperimenta forme e temi nuovi, in una grande varietà di produzione in cui è difficile distinguere dei filoni. Tra gli scrittori più noti: Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Dino Buzzati, Natalia Ginzburg, Goffredo Parise, Primo Levi, Italo Calvino, Alberto Bevilacqua, Alberto Moravia, Dacia Maraini, Elsa Morante, Antonio Tabucchi, Umberto Eco (il cui Il nome della rosa è stato un best seller a livello mondiale).

Tra i “nuovi” autori amati dai lettori ricordiamo Susanna Tamaro, Oriana Fallaci, Alessandro Baricco e, più recentemente, Nicolò Ammaniti. Da citare anche l’opera di Andrea Camilleri: un anziano autore i romanzi gialli rimasto molto spesso in testa alle classifiche italiane dei libri più venduti

ingiustizia: несправедливость manifestarsi: проявляться, обнаруживаться portavoce: представитель disimpegno: снятие с себя ответственности; освобождение от обязательств filone: течение, направление

3. Traducete il seguente testo “I premi Nobel”:

Sei sono gli italiani a cui è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura. Il primo è il poeta Giosuè Carducci nel 1906, la seconda è la romana Grazia Deledda nel 1926, seguita da Luigi Pirandello nel 1934, ed infine i poeti Salvatore Quasimodo nel 1959 ed Eugenio Montale nel 1975. Nel 1997 il premio è stato assegnato a Dario Fo, scrittore ed attore di teatro satirico, originale e divertente.

4. Traducete le seguenti biografie:

Alberto Moravia (1907-1990)

Nato a Roma, è stato uno dei massimi narratori italiani e tra i più noti e tradotti al mondo. È diventato famoso a soli 22 anni con il suo primo romanzo, Gli indifferenti, forse il suo capolavoro. Il libro, ribaltando lo spirito di ottimismo propagandato dal fascismo, è una critica della borghesia italiana di quel periodo, annoiata e inutile.

Il suo stile severo, semplice e privo di eccessi ha fatto di Moravia uno dei maggiori esponenti del neorealismo italiano. A questa corrente letteraria appartengono libri come Agostino, La Romana e La Ciociara, che il grande regista Vittorio De Sica trasformò in un film con Sofia Loren. I Racconti romani e i Nuovi racconti romani sono strane e divertenti storie nella Roma del dopoguerra. Con libri come La noia e L’amore coniugale, Moravia torna a criticare la classe borghese. Nelle sue ultime opere si orienta verso le tematiche della psicoanalisi.

Italo Calvino (1923-1985)

Calvino è Forse il più giocoso e affascinante degli scrittori italiani del secondo ‘900. Nacque a Cuba, ma crebbe a Sanremo e durante l’occupazione tedesca si unì ai partigiani. Finita la guerra, pubblicò il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno, ispirato proprio a quell’esperienza. Negli anni ’50 Calvino scrisse forse le sue opere più note: Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente, pubblicati in seguito in un unico volume con il titolo I nostri antenati.

Questi “romanzi fantastici” sono una parodia della letteratura cavalleresca e sono pieni di allusioni al mondo contemporaneo. Dei libri successivi, dove l’elemento fiabesco è ancora più evidente, il più originale è forse Le città invisibili dove, tra realtà e fantasia, Marco Polo descrive le città da lui visitate. Altre sue opere da ricordare sono Se una notte d’inverno un viaggiatore, Marcovaldo, la grande raccolta Fiabe italiane e Gli amori difficili.

5. Unite le imagini ai nomi di scrittori italiani:

 

a) Gianni Rodari b) Pierpaolo Pasolini c) Dacia Maraini d) Elsa Morante e) Dario Fo f) Susanna Tamaro

 

a b c

 

d e f

 

 


 

 



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